Primavera: Salernitana – Genoa 4 – 5

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Primavera: Salernitana – Genoa 4 – 5

Salernitana - Roma Campionato Primavera  2016/17

Primavera Tim Trofeo Giacinto Facchetti Girone C – 11^ Giornata

Salernitana – Genoa 4 – 5

Reti: 12’ pt, 13’ st Pellegri, 14’ pt Bruzzo, 20’ pt Micovschi, 31’ pt Materese (G), 44’ pt Maione, 5’ st Carrafiello, 6’ st Terrone, 47’ st Paolella (S).

Salernitana: Iliadis, Nardecchia, Vignes (35’ st Cenaj), Amabile, Alcorace, Terrone, Proto, Garofalo (1’ st Paolella), Maione, Gaeta, Carrafiello (27’ st Somma). All.: Savini.

A disposizione: Scolavino, Cangiano, Libertino, De Angelis, Locci, Chisu.

Genoa: Faccioli, Capotos, Mahrous, Zisis, Quaini (35’ st Logan), Sene, Micovschi, Bruzzo, Pellegri, Matarese (41’ st Zanimacchia), Benedetti (25’ st Fassone). All.: Stellini.

A disposizione: Rollandi, Tazzer, Coppola, Sibilia, Bianchi.

Arbitro: Carella di Bari.
Assistenti: Falco (sez. Bari) – Gregorio (sez. Bari).

Ammoniti: Gaeta, Alcorace (S).

Espulsi: 22’ st Bruzzo (G), 42’ st Alcorace (S).

Recupero: 1’ pt, 4’ st.

Partita incredibile al campo “Volpe”. I granatini perdono 5–4 contro il Genoa, andando in svantaggio di quattro reti e sfiorando la clamorosa rimonta nel finale. Primo tempo shock da parte dei ragazzi di Savini che incassano quattro gol nella prima mezz’ora: di Pellegri (12’), Bruzzo (14’), Micovschi (20’) e Materese (31’) le reti che sembrano chiudere già il match. Sussulto d’orgoglio dei granatini sul finire di tempo, con Amabile che recupera un buon pallone sulla trequarti e viene steso in area: calcio di rigore che Maione non sbaglia per il gol che accorcia le distanze al termine dei primi 45 minuti. Nella ripresa scende in campo un’altra Salernitana e nel giro di un minuto i granatini si portano sul 3–4 grazie alle reti di Carrafiello (5’) e Terrone (6’). Ma al 13’ l’ennesima disattenzione difensiva regala a Pellegri la gioia della doppietta, che riporta il Genoa avanti di due gol. La Salernitana non demorde e nel secondo minuto di recupero accorcia nuovamente con un colpo di testa di Paolella. I granatini provano il miracolo, ma non c’è più tempo e sono costretti ad arrendersi.

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