Iannarilli: “Ricorderò per sempre l’affetto della curva”
“Venticinque giorni fa non avrei mai pensato di riuscire a stare già così bene. Il saluto della curva domenica è stato bellissimo. Non so quanto tempo resterò a Salerno ma porterò per sempre con me questo magnifico ricordo. Non mi aspettavo tutto questo affetto nei miei confronti e sono cose che mi rimarranno dentro per tutta la vita, cose stupende che vanno oltre il calcio”. Con queste parole Antony Iannarilli ha esordito questa mattina in conferenza stampa presso a Sala Le Corbusier del Seci Center.
“Per ricevere tutto questo affetto vuol dire che qualcosa di buono l’ho fatto e questa è una marcia in più che mi farà stringere i denti ogni giorno per tornare presto in campo. Da lunedì ho ripreso a camminare e a fare una corsa lenta. Mi sono posto l’obiettivo di mettermi a disposizione del mister per il 5 maggio in occasione dell’ultima gara casalinga. Non so se ci riuscirò ma ci proverò fino alla fine. I medici mi hanno consigliato di recuperare con calma in quanto il fisico ha bisogno di riabituarsi gradualmente”.
“Stare fuori è sempre dura. Il calcio per me è vita e anche nella quotidiano mi manca tanto. Il mio dovere però in questo momento è far sentire la mia vicinanza alla squadra e la domenica sarò sempre presente, sia in casa che in trasferta. Dazzi sta facendo molto bene. Non era facile per Ivan stare fuori tutto l’anno e farsi trovare pronto. Con me ha avuto sempre un rapporto stupendo e gli auguro il meglio. Non vedo analogie con il campionato dello scorso anno. Mancano sette partite, abbiamo quattro punti sul Pontedera considerando la differenza reti e la squadra domenica l’ho vista in forma. Un periodo no può capitare nel corso dell’anno”.
Iannarilli ha poi così concluso: “Ringrazio innanzitutto la mia famiglia che mi è stata sempre vicino in quei giorni difficili, i Presidenti, la Società, il mister Perrone e Genovese che mi chiamavano più volte al giorno per accertarsi sulle mie condizioni, lo staff medico, il Dott. Leo e il Team Manager Ronca che mi sono stati vicini a Lucca, Luciani e Tuia che mi chiamavano ogni giorno e che non hanno perso occasione per dimostrarmi la loro vicinanza, Vittorio Tosto che veniva a trovarmi ogni giorno e Giaccherini che mi ha dedicato un quarto d’ora del suo tempo per incoraggiarmi a non mollare. Ringrazio poi tutti i tifosi che mi hanno dato una grandissima carica e la forza ad andare avanti”.
“Un grazie infine a tutti quelli che in quei giorni mi hanno dedicato anche solo una parola o un messaggio per dimostrarmi il loro affetto. Vedere tanta gente attorno mi ha fatto capire il bene che mi vuole la gente che mi sta attorno e a loro sarò sempre grato”.
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